È quasi tempo di sedersi a un tavolo, e parlare. L’oggetto: Omar El Kaddouri. I protagonisti: Torino e Napoli. Il campionato è quasi chiuso, il discorso si aprirà solo al termine. Perché il Torino ha, sì, un diritto di riscatto impostato a 4,7 milioni di euro, circa, mentre il Napoli può vantare, come dichiarato dallo stesso agente del ragazzo, Mino Rajola, una sorta di controdiritto, che garantirebbe al club di Cairo un premio di valorizzazione per il giocatore. Giocatore che, per inciso, è cresciuto moltissimo in questi due anni di Toro, fino a diventare uno degli elementi imprescindibili per Giampiero Ventura.
Ma è davvero adatto al Napoli? È quello che si chiede soprattutto De Laurentiis, visto che i suoi collaboratori, per ora, devono pensare ad altro. Da un lato, c’è Bigon, in procinto di partire; dall’altro c’è Benitez, che di El Kaddouri ha anche stima, ma che difficilmente resterà in Campania. Nuovo direttore sportivo (probabile), nuovo allenatore (quasi sicuramente), piani da rivedere, posto che, per quanto alta, la considerazione nei confronti di El Kaddouri non sembra lasciare intravedere una possibilità di rientro alla base per giocare da titolare fisso. Come ottimo gregario, senza dubbio; ma difficilmente, almeno ai blocchi di partenza, come prima possibilità per il neo tecnico, in quella zona del campo.
Dall’altra parte, però, c’è il Torino, che al riscatto di El Kaddouri pensa davvero molto, ma a condizioni diverse da quelle con cui si era accordato a inizio stagione. Se è vero, e sacrosanto, che quando vuole il numero 7 granata sa essere davvero determinante, è altrettanto vero che ancora troppi sono i cali di concentrazione, i momenti di buio durante la partita (o in più partite) che rendono il giocatore sì importante, ma con un potenziale ancora inespresso su cui c’è bisogno di lavorare. Di qui, l’idea di rivalutare il valore totale del cartellino, abbassando la quota di un milione: da 4,7 milioni circa, a poco meno di 4, per poter arrivare all’acquisto definitivo. Una spesa significativa per le casse granata, ma pur sempre diminuita rispetto a quanto si pensava la scorsa estate, visto l’andamento globale della stagione.
E il giocatore? Per ora, El Kaddouri non si è espresso. Sa di aver dato molto, sa di poter dare ancora di più. Con Ventura il rapporto è ottimo, e proprio al tecnico piacerebbe poter lavorare ancora con il giocatore belga-marocchino, atteso ora al definitivo salto di qualità. Ci sarà molto da parlare, con il Napoli, e non è escluso che, come avvenuto l’anno scorso, il club di De Laurentiis arrivi a controriscattare il giocatore per poi nuovamente discuterne con quello di via Arcivescovado. Partita apertissima, quindi, sul mercato. Il futuro di El Kaddouri è tutto da scrivere.